Visitare la Sardegna in camper è una scelta di viaggio che si sta rivelando sempre più popolare anno dopo anno.
Come mai? Facile: questo mezzo permette di gestire autonomamente i propri spostamenti lasciando il tempo di immergersi completamente nelle tradizioni e nei paesaggi dell’isola. La Sardegna autentica, infatti, si trova soprattutto nel suo lato selvaggio, nei paesini nascosti dell’entroterra e nelle aspre montagne che fanno da cornice a spiagge tranquille e calette incantevoli. Insomma, non c’è modo migliore di trascorrere un periodo di vacanza sull’isola se non e viaggiando con il proprio fidato camper, oppure ricorrendo a delle soluzioni di noleggio che sono perfette per chi non dispone di un mezzo proprio.
In ogni caso si avrà l’occasione di affrontare un’avventura molto diversa rispetto alla classica vacanza in hotel, soprattutto scegliendo territori più incontaminati come la zona centro-orientale. In questo articolo vogliamo proporvi un itinerario pensato ad hoc per i più avventurosi che vi permetterà di vivere un’esperienza indimenticabile dalla partenza al rientro.
Incominciamo!
Arrivare in Sardegna con il camper
Per trascorrere qualche giorno a esplorare la Sardegna in camper è possibile prendere uno dei tanti traghetti che partono dalle principali città portuali italiane come Genova, Livorno, Civitavecchia e Napoli.
Naturalmente a seconda del punto di partenza cambieranno anche i tempi di percorrenza, che dipenderanno anche dalla destinazione: di solito gli hub più popolari si trovano a Olbia e Arbatax.
Ci saranno notevoli variazioni anche a seconda della stagione o, banalmente, del giorno della settimana che sceglierete. Chi desidera viaggiare quando il clima si fa più caldo senza spendere troppo può scegliere maggio e giugno, oppure approfittare delle ultime giornate di sole di settembre: per un ulteriore risparmio non dimenticate di partire nei giorni feriali: sabato e domenica, infatti, presentano tariffe decisamente più dispendiose.
Tutte le compagnie di navigazione permettono di imbarcare il proprio camper, in modo da raggiungere comodamente la destinazione prescelta.
Ogliastra: il nostro itinerario per scoprire la Sardegna in camper
Misteriosa, selvaggia e ricca di tradizione: queste sono solo alcune delle caratteristiche che troveremo nella nostra Sardegna in camper. Uno degli itinerari più memorabili, infatti, permette di viaggiare all’interno della zona centro-orientale dell’isola, dove è possibile scoprire i territori dell’Ogliastra e della Barbagia, che costituiscono un piccolo paradiso incontaminato in cui ritrovare la vera autenticità della Sardegna.
Qui non sarà difficile trovare quella tranquillità che così spesso manca nelle vita di tutti i giorni.
Chi preferisce la storia e la cultura non potrà che rimanere soddisfatto grazie della presenza in quest’area di testimonianze nuragiche, siti archeologici legati alla civiltà romana e fenicia e alla moltitudine di piccoli paesini dove entrare in contatto con tradizioni e usanze molto sentite ancora oggi.
Gli appassionati di outdoor potranno rimanere soddisfatti per le molteplici attività quali trekking, snorkeling e addirittura spelunking (l’esplorazione delle grotte) in luoghi mozzafiato in cui perdersi nella natura.
Infine, è bene ricordare che la Sardegna offre anche una gastronomia d’eccellenza conosciuta in tutta Europa che si potrà gustare senza dover abbandonare la comodità del proprio camper!
Prima tappa: Arbatax
Il primo luogo da raggiungere è Arbatax, un borgo sul mare dell’Ogliastra, che grazie al suo porto consente di sbarcare direttamente con il traghetto. Bellissima tutto il giorno e splendida al tramonto quando il sole tinge di rosso l’orizzonte, questa località vanta anche diverse attrattive naturali che si possono visitare gratuitamente e in ogni momento della giornata. Tappa obbligatoria è la visita delle splendide rocce rosse, situate in prossimità del porto e simbolo di Arbatax. Qui ci si può anche regalare il primo, indimenticabile tuffo del viaggio nelle acque cristalline della baia
Il faro di Capo Bellavista si trova a circa 1,5 km dal centro abitato e che ancora oggi indica la via alle navi di passaggio. Esternamente è visitabile in ogni periodo dell’ anno mentre per salire l’impressionante scala circolare interna è necessario aspettare le giornate d’apertura gestite dai volontari. Se siete appassionati di storia marittima non fatevelo scappare!
La torre di San Gemiliano che si trova a circa 3 km da Arbatax, così come la Torre di San Miguel che è situata al centro del Borgo, rappresenta un simbolo conosciuto e amato dai suoi abitanti, e testimonia tutt’oggi l’antico sistema difensivo, di avvistamento e di comunicazione della fascia costiera della Sardegna. L’accesso è libero e dalla cima si potrà godere di un panorama stupendo. Per completare l’esperienza dirigetevi a circa 7 km a sud-ovest dalla località per arrivare nell’ area archeologica S’Ortali e Su Monti, dove troverete delle interessanti testimonianze della civiltà nuragica come l’omonimo nuraghe, le tombe dei giganti e le domus de Janas: prenotando la visita guidata potrete scoprire i segreti di questa misteriosa e antica civiltà.
Seconda tappa: Cala Goloritzè
Attraversare la Sardegna in camper è comodo, ma d’altronde chi vuole scoprire tutti gli angoli dell’Ogliastra non può che dedicarsi anche a un po’ di trekking. In particolare molto soddisfacente è il percorso che dall’altopiano di Golgo si inoltra nel Supramonte per circa 3 km di meravigliosa macchia mediterranea dai mille colori e profumi, fino ad arrivare a Cala Goloritzè, dove montagna e mare si incontrano in uno spettacolare connubio che, non a caso, rappresenta uno dei punti più conosciuti e fotografati di questa zona.
Dedica qualche momento alla contemplazione dell’aguglia a tramontana (Punta Caroddi), l’imponente guardiano roccioso che guarda la baia e viene spesso sfidato dai climber più esperti. Qui potrai anche fare la conoscenza di un animale fiero ed elegante: il falco della regina, un bellissimo volatile che ha scelto questo habitat di pareti rocciose impervie per nascondere il proprio nido.
Terza tappa: Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu
Chi decide di visitare l’Ogliastra molto spesso decide di portare a casa un piccolo souvenir e cosa c’è di meglio di una piccola specialità del luogo per tornare ai sapori di questa terra anche una volta tornati a casa? In giro per i Dopo Cala Gortizè basta dirigersi qualche km più a nord per ritrovare un’altra meraviglia dell’Ogliastra e della Barbagia: il Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, dove inizia il massiccio più famoso e spettacolare della Sardegna. Qui è possibile fare di intraprendere diverse esperienze di trekking come la discesa nel famoso Canyon Gorropu, considerato il canyon più profondo d’Italia e uno dei più profondi d’Europa. E’ consigliabile dotarsi di un’adeguata attrezzatura per potersi avventurare tra le gole impervie in tutta sicurezza.
Da non perdere anche la dolina su Suercone, una formazione naturale dalla particolare forma di conca. Infine, chi vuole approfondire ulteriormente la storia dell’isola può dirigersi nel villaggio nuragico di Tiscali. Questo insediamento ricavato all’interno della montagna è una delle più suggestive testimonianze millenarie d’Italia e sembra veramente che qui il tempo si sia fermato alle epoche passate, dalla preistoria fino al medioevo, dove il villaggio fungeva ancora da roccaforte protetta. Fare trekking in questo luogo è sicuramente un’esperienza da non perdere, ma non tutti i percorsi sono adatti a principianti, perciò chi si vuole cimentare in traversate difficoltose può richiedere l’assistenza di una guida.
Quarta e ultima tappa della Sardegna in camper: Cala Gonone
Per finire questo nostro itinerario non possiamo che inoltrarci più a fondo nella Barbagia arrivando fino a Cala Gonone ed esplorandone i dintorni, dove non solo si trovano delle spiagge meravigliose, ma anche le famose grotte del Bue Marino, ultimo rifugio conosciuto della foca monaca in Sardegna.
Per chi desidera solo un po’ di relax non avrà che l’imbarazzo della scelta tra le bellissime spiagge di questa zona, perfette per un sonnellino al sole o una nuotata ristoratrice. Infine, poco distante troverete il paese di Dorgali, luogo perfetto in cui poter gustare e acquistare alcuni dei prodotti tipici di questa zona.
Questo meraviglioso itinerario vi permetterà di scoprire la vera Sardegna in camper perdendovi fra la natura, la storia e la cultura sarda, senza filtri. Per questo motivo è consigliato soprattutto a chi ha in mente una vacanza a contatto con la natura, magari pernottando di volta in volta in campeggi e aree di sosta che offrono piazzole e spazi per il parcheggio del mezzo. Un piccolo consiglio: fate attenzione se decidete di sostare all’aperto in uno dei tanti spazi incontaminati dell’Ogliastra o della Barbagia: il campeggio libero non è consentito in molte zone dell’isola e sarà opportuno informarsi sulle opportunità di sosta disponibili.
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