Se sei alla ricerca di una vacanza alternativa alle affollate località balneari della Sardegna, la città di Tortolì, capoluogo dell’Ogliastra, è pronta ad accoglierti per un viaggio all’insegna della cultura, della tradizione e soprattutto del relax.
Meta più economica rispetto alle città al nord dell’isola, Tortolì è un piccolo centro che vive tutto l’anno, perfetto per raggiungere le splendide spiagge sul mare della zona, come le cale lungo il Golfo di Orosei, così come le bellezze naturali dell’entroterra, come ad esempio il Parco del Gennargentu.
Quest’anno regalati un viaggio in Sardegna diverso dal solito, nel cuore di una regione autentica, che saprà conquistarti grazie alla sua cultura così affascinante e caratteristica.
Tortolì: una città ricca di tradizione
La città di Tortolì ha origini antichissime, risalenti al 3000 a. C. come attestano i preziosi ritrovamenti archeologici di nuraghi e templi che popolano le colline attorno.
Persino il nome ha fatto discutere i più grandi storici ed esperti di toponimia, a causa delle diverse tesi e teorie che potrebbero aver battezzato la città con il nome che adesso conosciamo.
Secondo alcuni, il nome ha origine da un vecchio “Portu”, con l’aggiunta del nome Elia, riferendosi presumibilmente al Porto di S.Elia, che i pisani scrivevano Tortohelie.
Un’altra teoria invece sostiene che il nome Tortolì derivi dalla presenza delle tortore che ogni anno nidificano sull’isola prima di migrare verso paesi più caldi come l’Africa.
Tortolì starebbe quindi per “paese delle tortore”, animale comune in Sardegna e oggi considerata specie protetta.
Qualunque sia la vera origine del nome, Tortolì conserva tuttora un aspetto molto più caratteristico rispetto alle grandi città costiere del resto dell’isola: tra nuraghi, torri ottocentesche, natura incontaminata e antiche tradizioni culinarie, è la città perfetta per scoprire la vera anima della Sardegna.
Itinerario di viaggio a Tortolì
Come abbiamo anticipato, Tortolì è una piccola cittadina che può essere visitata tranquillamente programmando un itinerario di poche ore. Una tappa perfetta tra una giornata in spiaggia o dopo le escursioni nelle cale attorno, per respirare la cultura locale ed assaporare i gusti tipici del territorio.
Dal punto di vista artistico e architettonico, Tortolì offre alla vista degli spettatori piccole chiese dislocate sia nel centro che al di fuori di esso. Di queste, la più importante è sicuramente la Cattedrale di Sant’Andrea, patrono della città. La chiesa risale al 1100 ed è diventata ufficialmente cattedrale nel 1824 ed è ancora oggi aperta al pubblico.
A seguire troviamo poi la piccola e caratteristica chiesa di Sant’Anna proprio a pochi passi dalla Parrocchia di Sant’Andrea e, man mano che ci si sposta fuori dal centro abitato, si possono trovare le chiese campestri di San Lussorio e SS Salvatore, in una graziosa cornice tra i campi ed il verde della natura.
L’esperienza culturale continua lungo le strade della cittadina che ospita il “Su logu de s’iscultura”, cioè il “Il luogo della scultura”. Si tratta di un museo innovativo di arte contemporanea completamente all’aperto, che si snoda tra le vie del centro abitato proponendo le opere di artisti contemporanei. Una galleria itinerante che ti meraviglierà passo dopo passo lungo le vie di Tortolì e del territorio circostante, assolutamente unica nel suo genere.
Uscendo dal centro, potrai visitare i magici resti archeologici delle antiche popolazioni che vivevano in questa zona: lungo la strada che conduce al famoso Lido di Orrì, troverai menhir, nuraghi, tombe dei giganti e domus de janas ancora ben conservati e appartenenti al sito archeologico di S’Ortali ‘E Su Monte.
Parco della Sughereta e Stagno di Tortolì
Se sei un amante della natura, dopo aver visitato il centro e i siti archeologici di Tortolì, potrai rilassarti al Parco della Sughereta, all’ombra dei numerosi alberi presenti all’interno e visitare lo stagno di Tortolì.
Si tratta di un bacino chiuso di più di 200 ettari che ospita una vegetazione ed una fauna incredibile: oltre alla popolazione ittica, lo stagno è perfetto per chi pratica birdwatching grazie alla presenza di numerose specie di uccelli come anatre, gabbiani, cormorani e falchi pellegrini.
In occasione delle giornate FAI, i volontari dell’associazione organizzano visite guidate allo stagno per raccontare le bellezze naturali del luogo.
Per coronare la visita alla città di Tortolì, non può certo mancare un buon pranzo con i piatti tipici del posto.
Cosa mangiare in Ogliastra e a Tortolì
La cucina sarda offre dei sapori che difficilmente si possono ritrovare al di fuori dell’isola.
Nel tuo viaggio in Sardegna non possono quindi mancare i piatti dai gusti caratteristici e talvolta inusuali che Tortolì e l’Ogliastra hanno da offrire.
Assolutamente immancabili nelle feste tradizionali o durante i pranzi domenicali, i culurgiones ogliastrini sono un piatto molto famoso in questa regione e nel resto della Sardegna. Si tratta di ravioli chiusi “a spiga” che all’interno contengono un gustoso ripieno a base di patate, pecorino sardo e menta. Ancora oggi vengono preparati a mano e serviti con del sugo di pomodoro e pecorino, anche se ogni famiglia riporta qualche piccola variante.
Altrettanto famosi sono i malloreddus, un particolare formato di pasta conosciuto anche come gnocchetti rigati sardi che vengono accompagnati da gustosi sughi a base di carne e pomodoro.
Durante la bella stagione poi, quale migliore delizia di un piatto di fregula ai frutti di mare? Una sorta di cous cous sardo di origini antiche e misteriose, che ancora adesso delizia e stupisce il palato di tutti i visitatori che assaggiano per la prima volta questo piatto tipico.
Altrettanto famose sono le portate a base di carne come pecora e capra ma anche maiale, come ad esempio il celebre “porceddu” tipico della tradizione.
A Tortolì potrai inoltre gustare un pane diverso dal solito e caratteristico dell’Ogliastra: il pane pistoccu. Una sfoglia sottile e super croccante che si accompagna a salumi e formaggi, fatta di pochi e semplici ingredienti come farina, lievito, acqua e sale.
Infine, non dimenticare di accompagnare i tuoi piatti assaggiando un buon calice di vino locale, il famoso Cannonau di Sardegna, e un bicchierino di mirto a fine pasto.
Viaggio in Sardegna 2022: dove dormire a Tortolì
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Il Campeggio Villaggio Sos Flores presenta infatti un accesso diretto alla splendida spiaggia di San Gemiliano, che prende il nome, come si può intuire, dalla già citata Torre di San Gemiliano.
Tra i tanti lidi della città di Tortolì, la spiaggia di San Gemiliano è una delle più ampie e sabbiose, perfetta per famiglie con bambini o per chi è alla ricerca di un posto tranquillo dove rilassarsi. Gli accessi pubblici infatti risultano molto distanti rispetto all’accesso del campeggio, regalando quiete ai visitatori della zona durante tutti i mesi estivi, compreso agosto.
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